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Posted by on 14 Nov, 2024 in Mindset, Soldi | 0 comments

PERCHE’ NON GUADAGNI E SEI BLOCCATO (La verità)

PERCHE’ NON GUADAGNI E SEI BLOCCATO (La verità)

Confusione mentale

C’è una confusione immensa riguardo a cosa bisogna fare per raggiungere il successo nella nostra attività. Le persone complicano così tanto il tutto creando un marasma nella propria mente che non possono vedere quali sono i passi semplici per costruire qualcosa. 

“Successo” ha un significato diverso per ogni persona. L’accezione che voglio dare io oggi alla parola successo (che ovviamente non è l’unica) è quella di trasformare quest’attività in qualcosa che ti piace fare e non soffri nel farlo, che non la vedi solo come un sacrificio per raggiungere un risultato, ma che l’azione in se, senza il risultato sia già di per sé piacevole e utile alla tua crescita e ovviamente… guadagnare soldi. Siamo qui per questo. 

Rendiamo le cose semplici. Per guadagnare soldi, bisogna vendere dei prodotti o dei servizi. Se non c’è niente da vendere, se non puoi fare una consulenza, se non hai qualcosa da offrire, non puoi guadagnare. Se fai network marketing, guadagnerai dalla vendita dei tuoi prodotti, e dalla costruzione di un team che vende prodotti. 

PERCHE’ NON SI GUADAGNA

Nel 90% dei casi, il problema è che la gente NON FA AZIONE e senza nessun’azione non si può guadagnare. Ci sono un sacco di ragioni per cui la gente non fa azione, ha paura, ha dubbi e soprattutto ha una mente confusa piena di pensieri in contrapposizione che invece di dargli energia per lavorare gliela toglie. 

Poi c’è un altro 10% che lavora, di cui (secondo me) guadagna solo il 10% (cioè l’1% di tutti), mentre l’altro 90% non guadagna perché non pensa ad evolvere in questa attività. Pensano come dipendenti. Non usano la creatività. Vogliono copiare invece che essere autentici, vogliono che gli venga detto cosa fare e avere una retribuzione per aver agito e non per essere cresciuto, quando ci sono un milione di accorgimenti ed evoluzioni che bisogna implementare per diventare qualcos’altro che oggi non si è. 

La causa di tutto questo è che c’è una domanda molto alta di persone che vogliono cambiare vita senza fare niente e un offerta altrettanto alta di persone che fanno apparire quest’attività come facile e semplice. In realtà lo è anche, l’attività in sé, ma non è facile cambiare modo di pensare e controllare il dialogo interno, l’attitudine e l’energia delle persone. 

Chi ha il giusto mindset, chi riesce a dominare la propria mente e capisce i propri condizionamenti, chi ha una giusta attitudine di solito ce la fa in tutte le cose, non solo in questa. Questo è un business come qualunque altro. Si è pagati per vendere prodotti e per costruire un team che venda quei prodotti. 

MANCANO GLI STRUMENTI

In molte aziende mancano gli strumenti, è vero. Queste non forniscono magari formazione per lavorare online e molti dei leader promuovono metodi che funzionavano 20 anni fa, ma che oggi sono molto più difficili di una volta perché il mondo è cambiato e i desideri riguardo al lavoro delle persone sono cambiati. Nessuno vorrebbe prendere un telefono e chiamare tutti gli amici per piazzare dei prodotti. 

Non sono contro l’offline perché a me anni fa ha dato la possibilità di poter lasciare il mio lavoro e se lo facessi oggi penso che avrei risultati comunque perché anche se il mondo è cambiato, in fondo è lo stesso. La gente ha bisogno di guadagnare, quindi i bisogni ci sono e molti possono decidere di farlo anche col metodo vecchio. 

Ovviamente la potenza dell’online non può essere paragonata all’offline. Oggi puoi fare un video su tiktok e se lo fai bene, puoi raggiungere magari in un giorno 1 milione di persone anche se questo è il tuo primo video e non hai neanche un follower, ma perché ha colpito, perché il video è strutturato bene puoi così generare contatti con i quali parlare più che se bussassimo a tutte le porte della nostra città per un anno. Se hai mai provato a mettere un video su tiktok avrai visto che 700-1000 visualizzazioni ti vengono date anche se è il tuo primo video e non ti segue nessuno. Perché non imparare allora a utilizzare questo strumento? 

Ma se le aziende non forniscono strumenti, che facciamo, molliamo? Ci lamentiamo? Io ho imparato a fare personal brand provando a fare video, scrivendo articoli come questo, creando immagini e parlando con passione della mia attività, raggiungendo negli anni milioni di visualizzazioni e persone che poi mi hanno contattato e con cui ho collaborato. 

Me lo ha insegnato qualcuno? No. Mi ha motivato qualcuno? No. Mi ha detto qualcuno come fare qualcosa? No, l’ho imparato leggendo e guardando video su YouTube e provando le cose che vedevo. Alcune funzionavano altre meno. Non ho mai avuto l’aspettativa che qualcuno mi dica cosa fare da subito e che funziona, perché una cosa del genere non esiste. 

LA MOTIVAZIONE E’ ABBASTANZA? 

Queste cose e la pazienza di provare non sono solo il risultato della mia motivazione. Ho conosciuto un sacco di gente motivata che non faceva altro che chiamare le persone, trattandole male perché non lo volevano ascoltare, non riuscendo mai a chiudere un contratto. Sicuramente la motivazione è molto importante, ma non credo sia la cosa più importante. 

Perché? Perché se fai qualcosa contro voglia solo perché sei motivato, se non ti fa stare bene farlo, se non ti diverti, se sei disperato perché hai bisogno di guadagnare, le azioni non porteranno chissà che risultati o quei risultati non dureranno a lungo.

Mi sono sempre fatto questa domanda: perché alcune persone che non hanno mangiato in chiesa come me, che non odiavano il loro lavoro come lo odiavo io, che non avevano bisogno di soldi o di fama hanno lavorato con piacere e si sono divertiti? Io ammetto di aver avuto una fortissima motivazione data dal disagio in cui vivevo prima di iniziare, ma quando quel disagio non c’era, non c’era neanche la voglia di lavorare. 

Rimandavo sempre l’azione fino al punto che se non avessi agito rischiavo di ritornare nelle situazioni che odiavo e allora qualcosa facevo, ma questo non c’entra niente col lavorare per raggiungere il proprio potenziale, diventare un artista e avere vera disciplina. Ho sempre invidiato le persone disciplinate perché non ho mai capito come potevano possedere quella qualità. La mia era sempre dipendente dalla motivazione e quella della maggior parte delle persone che incontravo. 

Se sto male, faccio qualcosa, se no, non faccio niente. Così vivono quasi tutti. Ma quanti ne posso trovare che stiano così male da lavorare sempre, da fare qualcosa che non gli piace fare come chiamare gente per proporre qualcosa? È sostenibile? Hmmm, non so cosa dire. 

COSA BISOGNA FARE QUINDI?

Dal mio personal punto di vista tutti gli elementi sono importanti, ma nessuno è così importante come il mindset. Tutti cercano metodi e pensano che i metodi sono la risposta, i segreti, ma la maggior parte non riescono a controllare i propri pensieri, non riescono a fermare quel marasma di contraddizioni che hanno in testa, tutte quelle voci del dialogo interno guidate dal passato con il quale si identificano e attraverso il quale guardano il mondo, passato pieno di fallimenti interpretati male, come se quei fallimenti definissero la loro persona. 

Anche se sapessero cosa fare in ogni minimo dettaglio e anche se il risultato fosse garantito, il 90% non agisce. Chi non è convinto, che se mangia sano e va in palestra e segue tutte le istruzioni di un personal trainer, non ottiene risultati? Chi? Nessuno! Lo sanno tutti che il risultato nel 99,99% dei casi è garantito, che non c’è nessun miracolo, ma è solo matematica delle calorie bruciate. Perché non vanno ad allenarsi? Perché non si prendono cura della loro salute?

Ci deve essere una motivazione per farlo? Devo rischiare di morire per farlo? Devo ricevere così tanti no dal sesso opposto quando provo ad avvicinarmi per via “del mio aspetto”? Deve arrivare l’azione come reazione di un problema? Perché? Perché mangiamo la merda? Se sai che funziona al 100%, perché non lo fai? Se il 90% della gente non lo fa, avendo la garanzia che funziona, come potrebbe farlo col business dove questa garanzia non c’è e la devono creare loro? 

Non credo che si tratta della fatica che devono fare i muscoli, ma della fatica di controllare la mente che non è più uno strumento che utilizziamo, ma un qualcosa in cui ci siamo persi. Non siamo attenti ai nostri pensieri. Non scegliamo niente. Non osserviamo cosa ci succede. La mente non è sotto il nostro controllo. Pensi che il pensare è tuo, ma non è tuo. Non è la tua scelta. La mente pensa da sola. Il pensare è a se stante. Quel dialogo interno senza senso succede da solo. Vado o non fado? Faccio o non faccio? Sarà sbagliato? Sarà giusto? Cosa penserà quello lì? E se non ce la faccio? Va da sola nel futuro a immaginare il peggio e a farti perdere la voglia di lavorare come un demonio e va da sola nel passato a vedere altri fallimenti per ricordarti come ci si sentiva. Non scegli quei pensieri. Non li vedi. Non te ne rendi conto. Sta accadendo tutto da solo. 

E tu vuoi prendere una decisione? Hahahahaha In tutto questo marasma? Non farai altro che decidere per poi avere il dialogo interno che ti dice: Hai visto, non sei capace. Non hai disciplina. 

LA SOLUZIONE

Finché non vedrai la tua mente e i suoi giochetti, non esisterà nessuna decisione e nessuna disciplina. Finché non ti renderai conto che tu non sei quel dialogo interno, quei pensieri, quei calcoli, quelle paure non riuscirai mai a fare niente. La tua mente avrà il controllo su di te e non tu su di lei. Finché non capirai che sei di più di quei pensieri, finché non sentirai che sei di più di quei pensieri, finché non riscirai a vederli come una cosa che non sei tu, come una cosa esterna da te, sarai sempre schiavo. 

Schiavo non è colui che non ha soldi, ma colui che spreca la sua energia nei processi mentali che generano sempre solo paura e dubbio, perché la mente come il telegiornale, per avere la tua attenzione deve farti provare paura e dubbio. Per questo non lavori, perché la tua energia va lì e non ce l’hai più. Sei uno schiavo della tua mente, una divinità imprigionata in una galera senza sbarre, in uno strumento che dovrebbe essere sotto il tuo controllo. 

Questa è una cosa che ho capito solo questo anno. 36 anni di schiavitù. E’ stata la prima volta che ho visto il mio nemico. Basta vederlo perché lui muoia. Non c’è niente da combattere. Combatte solo chi è chiavo della mente. Combatte senza possibilità di vincita. Combatte solo per essere sfinito, stanco, esausto. Per questo ha bisogno di scappare in cibo spazzatura, nei social cancerogeni che non fanno altro che incrementare questa la schiavitù, in false promesse di una vita diversa senza fare niente, in relazioni tossiche e così via. 

A che cosa serve sapere come fare contatti, diventare virale o altre tecniche se non riesci a pensare, se non pensi te, se non scegli tu i pensieri, ma il pensare è una cosa che succede senza il tuo controllo? 

Credo che aggiungerà una rubrica nuova riguardo a questo argomento. Ti piacerebbe avere più informazioni?

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